Ancora una notizia allarmante ieri, nel Messinese. Non sempre, però, dietro le quinte di queste fiamme che iniziano a divampare incontrollabilmente si trovano cause naturali.
I piromani. Perché appiccano fuoco a un ramoscello fresco fresco? Forse lo hanno scoperto da poco e vogliono sperimentare l'emozione degli effetti che fa su larga scala.
Oppure ancora, trovano il fuoco irresistibilmente magico e dalle forme indescrivibili, così si sbizzarriscono, cercando di saziare l'appettito del romanticismo del fuoco, che arde e devasta.
Davvero romantico.
Ci sono quei piromani (17enni) che, alla domanda: "Perché hai scatenato quest'incendio?" rispondono: "Lo fanno tutti, volevo provare che emozione dava, ero curioso di provare come ci si sente". Che strane curiosità che girano. Magari, dopo, sono anche fieri di vedere quell'opera enorme, e avere l'ebrezza di pensare: "Sono stato io l'autore!!!"
Un bel "bravo" glielo dedichiamo? Se lo merita!
In un incendio, oltre alla vegetazione e alla fauna, possono andare in fumo anche 500 milioni di euro all'anno. E la causa è altrettanto positiva: "lo fanno tutti, lo faccio anch'io". La frase più perversa in cui si possa credere e nel quale calare responsabilità e azioni. Vuol dire non avere una propria testa, vuol dire agire secondo modelli già fornitici, vuol dire essere indolenti e pigri a pensare a un passo in più, vuol dire tanto. E continuiamo così, che siamo sulla buona rotta, mi raccomando...
piromane = reato di incendio doloso = terrorista della natura
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