sabato 1 settembre 2007

Solo un'immagine, sublime, perfetta!


Viaggiare. Solcare acqua, fendere aria.
Farsi cullare e cullare i propri pensieri.
Non un rumore che il vento porti alle orecchie, non un pensiero alla mente. Vuoto.

Mi chiedo spesso se un giorno riuscirò mai a trovare l'immagine perfetta. Sì, può essere una fotografia, un quadro. Ma prima di tutto un'immagine. Anche una descrizione produce immagini. Cerco l'immagine perfetta, quella che non ci si stanca mai di ammirare. Quella anche che sia in grado di portarmi là, in alto, sopra di tutto e di tutti, per soprastare a tutti gli strati di questo mondo, che aleggiano e che opprimono con la loro pesantezza. Lo strato dei rumori, quello delle correnti, quello delle voci, quello dei pensieri. Tutte cose he non vanno oltre una certa altitudine, oltre il limite dei quali c'è il nulla.

Ecco, semplicemente un'immagine che mi permetta di tagliare tutti questi strati, e farli crollare, per un tempo indefinito, e che mai potrò definire, perché non c'è tempo per il nulla.
Ah, che bello, poi, raggiungere questo spazio immenso, ma vuoto! Questo nulla!
Sì, davvero entusiasmante. Devo assolutamente cercare un'immagine.

Che mi ispiri il nulla.

Ma non può essere un'immagine nera. E nemmeno bianca. Perché sarei involontariamente atttratta a colmare quel nero e quel bianco, con un'immagine mia. Ma allora siamo al punto di partenza. Quindi, l'immagine non deve essere nemmeno mia.

No, no.

Però... ora che ci penso, c'è una differenza fra il nulla e il vuoto? Un contenitore è vuoto quando non c'è nulla. Il nulla in sé non ha contenitori? E' questo il punto di distacco dei due concetti? Non credo. Deve essere qualcosa di più.

Aspetta, forse
l'aria fresca tangibile, che afferro, colgo al volo, e che uso come tappeto... per alzarmi, e alzarmi... potrebbe essere un'idea. No, no.

2 commenti:

  1. Io credo che il vuoto sia l'alito del nulla.
    Prima c'era il nulla.
    Dal nulla il tutto.
    Dal tutto il vuoto.
    Dal vuoto o meglio attravero il vuoto di nuovo il nulla.
    Come nel cristianesimo che il dio è padre e figlio,creatore e creato.
    Qui il cerchio è simile.
    Non so se ho reso la mia idea.
    Per l'immagine,non credo tu la possa trovare.
    E più facile proiettare il proprio stato d'animo e concretizzarlo in materia che l'inverso.
    Si le immagini posso suscitarti una sensazione,un'emozione ma questi sono per l'appunto stati d'animo passeggeri.
    L'idea di vuoto e di trastullarsi nei non_pensieri è invece a mio parere una situazione che si acquisisce ma difficilmente assimililabile dall'esterno.
    E' la maturazione di un percorso fatto di "silenzio".
    Tu puoi immaginare il silenzio?
    Pero puoi sentirlo!Anche assordande!
    Associare un immagine,sarebbe un nonsenso!
    Non puoi dare un volto a un cosa informe.
    Pensare il nulla è cadere in contraddizione. lol
    E' pensare qualche cosa, quindi attribuire l'essere a qualche cosa che non è.
    Anche dicendo che il nulla non è, già si entra in contraddizione.
    Plotino sosteneva che il nulla è al di là dell'essere,
    Anzi ne è il fondamento, il non essere è il fondamento dell'essere.
    E un discorso anche difficile da esporre,perchè come diceva Simone Weil "C'è il nulla da cui si fugge, e c'è il nulla verso cui ci si dirige".

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  2. Ora ho capito cosa intendevi con "mi si ingarbugliano le cervella"!
    Scherzo, ovviamente.

    In pratica, tu dici che il mio sbaglio sta nel cercare aldifuori di me un nulla che si deve acquisire in ciascuno di noi... ma non riesco a fare a meno di pensare a qualcosa di concreto, che ispisri, almeno in parte, il non-pensare. Certo, io ho preso l'esempio di un'immagine , ma può essere qualsiasi altra cosa...
    Maturare un silenzio in noi. Un'assoluta quiete.
    Ma mi serve un "input"! Un percorso fatto in silenzio, certo.
    Tante cose sembrano così irraggiungibili! Ci si deve lavorae un po' su...

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