Ormai nella mia classe quasi tutti i professori ne hanno parlato.
Il ministro Fioroni ha reintrodotto gli esami di riparazione a settembre, questo è il succo. In pratica, i cosiddetti debiti formativi non esisteranno più, ogni alunno è tenuto a sforzarsi al massimo per arrivare alla fine dell'anno scolastico almeno con il 6. Altrimenti, si procederà soltanto alla classe successiva se entro il 31 di giugno si sarà fatto un esame di riparazione del 5 e lo si avrà superato. In caso contrario, bocciati.
Potrebbe risultare eccessivamente rigido come sistema, perché a causa di un solo 5 costretti a ripetere l'anno. D'altra parte, questo eviterebbe il problema della mancanza di basi su cui si lavora negli anni successivi, e che, venendo a mancare, porterebbero soltanto a un'accumulazione di problemi.
Il link all'articolo intero e più dettagliato è qui.
Preferisco non esprimermi tanto al riguardo. La competitività, comunque, parte anche da qui.
Nuovi colossi quali l'India e la Cina hanno puntato tutto sulla scuola, e i risultati sono evidenti.
In quei Paesi cambia molto la mentalità con cui affrontare doveri quali la scuola, l'applicazione e la determinazione nel lavoro poi.
Un po' più di serietà ci vorrebbe anche qui. Come evidenzia l'articolo, 42 out of 100 alunni passano la classe con almeno un debito e uno su quattro lo recupera...
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