Un paio di martedì fa, al gruppo adolescenti si è parlato ampiamente dei rapporti, a mio parere più tesi nella nostra mente che nella realtà dei fatti, tra scienza e fede. A fine discussione ci era stato lasciato un foglio con alcune considerazioni e riflessioni al riguardo.
Tutti sanno che c'è uno squilibrio, nella gente, tra le competenze culturali e scientifiche, e quelle religiose. Per cui, alcune domande sia dell'uno (scienziato) che dell'altro (credente) rimangono senza soluzione: nessuno possiede uno dei due campi in modo perfetto.
Voglio citare alcune frasi del foglio, che sono un po' i punti salienti del ragionamento, che tratta proprio di questo argomento.
Come si considera la scienza?
La ricerca scientifica solo apparentemente è neutrale e immune da scopi e presupposti che la orientano e la influenzano. Chi pensa che la scienza da sola basta a capire l'uomo e il cosmo, cade nello "scientismo": assume una particolare prospettiva di conoscenza della realtà e l'assolutizza.
(...)
Ci sono oggetti che sfuggono a queto metodo di indagine.
(...)
La scienza, oggi come ieri, non può dare la risposta ultima sul mistero della vita.
Sinceramente non vedo lo scientismo, come viene qui definito, qualcosa di negativo.
Di per sé, la scienza viene vista come un bastone rigido, un pezzo di ghiaccio freddo e solido, e altrettanto gli scienziati; in netto contrasto, quindi, con le parole "inspiegabile", "mistero"... poco aperti anche a stimoli di diverso tipo. Una mente scientifica in tutto e per tutto non esiste. Quelli sono i robot.
Nello scienziato c'è piuttosto la volontà di capire l'uomo e il cosmo, grazie alla scienza. Il tentativo.
Come diceva Icio, alla fine tanti grandi scienziati (v. Einstein) della storia sono giunti alla conclusione che: eppure c'è qualcosa che va oltre...
Sembra che la ragione sia in grado di comporre tanti pezzi, sì, trova tanti piccoli collegamenti, ma manca sempre quello che li racchiude tutti... si ha forse come l'impressione di quando si è lì per lì di trovare la soluzione definitiva, ma essa sfugge in qualche modo. Si nasconde tra le righe, come per dispetto.
E' impossibile assolutizzare, secondo me, concetti come "ragione" e "fede". L'uomo non è in grado di ragionare sempre in quelli o questi termini.
Cosa si dice invece della fede?
Anche la fede cristiana ha un oggetto proprio. Essa si pone nella prospettiva dell'apertura all'amore incondizionato di Dio, resosi manifesto e disponibile in Cristo e comunicato agli uomini di ogni tempo nello Spirito del Signore risorto.
(...)
La fede cristiana ha essa pure il suo presupposto, in corrispondenza al quale la fede sviluppa i suoi criteri di verità, il più possibile adeguati al suo oggetto.
La fede non può rinunciare a quel libero e amoroso affidamento che è l'unico mezzo per raggiungere il senso dell'esistenza umana e l'identità personale di Dio. (...) Similmente, l'apertura fiduciosa della fede non rinuncia alla necessità di una verifica razionale, anzi la esige.
Nella prima frase viene rivelato quello che è un po' un "assioma" (volendo usare termini matematici) della fede cristiana. Ho evidenziato apposta le tre facce della Trinità. I legami che intercorrono tra essi sono appunto l'amore, la manifestazione, la rivelazione, e il perdono conseguente la risurrezione.
I naturali corollari di questo assioma vengono chiamati criteri di verità, che "ruotano" intorno all'oggetto.
Tutto questo è possibile grazie a una grossa parola che viene citata, l'affidamento.
Ma questo non va inteso come "andare alla cieca". Noi ci accorgiamo della presenza di questa identità se riusciamo a captarne i segni rivelatori.
D'altra parte, tale processo esige anche di una verifica razionale, senza però snaturare la fede.
Concludendo questa contrapposizione:
Scienza e fede non si escludono a vicenda: essendo mosse da istanze diverse e guadando al proprio oggetto di conoscenza in prospettive differenti, ciascuna sollecita l'altra ad una maggiore trasparenza ed autenticità.
Forse il post è un po' lungo...
Parlerò della magia in un altro.
Perchè parlare della magia in un altro post?
RispondiEliminaIo la vedrei benissimo in questo.
La magia è un ponte che collega queste due realtà da te descritte.
Non si puo credere alla magia senza un vero e proprio atto di fede ed allo stesso tempo la magia non si puo chiamare tale se non è riproducibile mediante determinate procedure. (^_^)
Un po come un ipotesi diventa teoria passando obbligatoriamente attraverso degli esperimenti riproducibili.
La magia e la figura del mago alchimista è quello che mi ha avvicinato alla chimica :D.
Un giorno volerò anche io sulla mia scopa come Harry Potter!
Cioè credo! (^_^)
Ad ogni modo una scopa puo sempre tornar utile! noh!? o_O''
Aspetto il post sulla magia Meghi! Stupiscimi ;)
L'unica magia di cui si può parlare è quella naturale di Giordano Bruno che poi coincide con il sapere scientifico.
RispondiEliminaIo credo che la fede escluda completamente la scienza, ne abbiamo prove evidenti in diverse encicliche, vi invito a dare un occhio alla Fides et Ratio di Giovanni Paolo II, o nella Spe Salvi.
La magia Yokai, immensa masturbazione del desiderio e della frustrazione umana.
A camminare con il naso per aria si va a sbattere, ricordatevelo.
Il naso per aria lo tengo forse qualche istante prima di starnutire ;)
RispondiEliminaFai benissimo a dire come la pensi ma non citare fonti che ti contraddicano.
"La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della verità. E Dio ad aver posto nel cuore dell'uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui perché, conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso"
La fede e la scienza non si escludono anzi traggono forza l'una dall'altra e si fondono insieme per fornire all'uomo la giusta chiave che apra la porta della "verità".
Fede e scienza non sono due facce della stessa medaglia ma son la medaglia stessa,una medaglia dalle antropiche fattezze.Non potrebbe essere altrimenti.
Inoltre Giordano Bruno era un filosofo mica un alchimista....lui non sapeva nulla di magia ;)
Prova a ricreare la vita che ti circonda in un laboratorio e poi dimmi che questa non è magia!
Già forse forse è scienza ma valla a spiegare ad un bambino! ;)
Ecco perché la magia è un ponte!
Ricreare l'impossibile è scienza,credere di poterci arrivare è fede! :D
Nel frattempo ci provo con il buttafuori di un locale che ancora non mi fa entrare (^_^)..........E chi lo contraddice! (^_^)
«Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam»
Credo che tu non abbia mai letto nulla di Bruno (se no capiresti a cosa mi riferisco con "magia naturale"), detto ciò il percorso che percorre lo scienziato è incompatibile con quello del fedele, poi ci sono abberranti eccezioni.
RispondiEliminaAnalizziamo un attimo la tua sofistica citazione.
"La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito [l'ateo non crede nello spirito] umano s'innalza verso la contemplazione della verità [contemplazione, non conoscenza, e tale verità è presupposto essere quella rivelata in questo caso]. E Dio [quindi è Dio?] ad aver posto nel cuore dell'uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui perché, conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso"
Ti rendi conto delle terribili aporie e del circolo vizioso in cui ti sei impegolato? Devi partire dal preupposto dell'esistenza di Dio per dimostrare che dio esiste e che l'uomo lo può conoscere. Raziocida, ecco cosa sei
Certo magia sono anche tuti i batteri che abitano le mie feci, ma fammi il piacere (^_^)...
Leggiti Dawkins, ti farebbe bene...
Sei un po presuntuoso nel porti. (^_^)
RispondiEliminaNon contestualizzi.
Le parole che ti ho citato non son mica quelle di un ateo..... o_O'' ma sai bene di chi.
Le hai portate tu a prova della tua teoria.
E queste parole non sono altro che un mediazione tra il progresso scientifico e la chiesa che non si può più opporre a delle evidenze clamorose.
E poi come fai a contemplare la verità senza conoscerla ma neanche dopo mille canne si può arrivare ad un concetto così astratto.
E poi te lo dice chiaramente quando usa il verbo "giungere".
"quindi è Dio?" ehi! è il papa che parla non michael jackson! Cosa ti aspettavi che dicesse?
Quando dice "giungere anche alla piena verità su se stesso" questa frase sta ad indicare la scienza..... E' un connubio quello che viene celebrato....
Il pontefice parte dal presupposto che Dio esista e che l'uomo grazie alla fede e grazie a Dio possa conoscere la verità su se stesso.
Il punto è che quale che sia questa verità l'unico mezzo materiale,l'unico strumento con il quale l'uomo possa giungere alla verità è la scienza!!!!
E' la scienza che ti mette davanti a tutte quelle evidenze.
Dici che io non presto attenzione alle parole che metto in fila ma forse interpreti tutto male te!
Ci ha mai pensato?!
Ti ripeto bruno era un filosofo non un mago ;)
Ed infine,no i batteri nelle tue feci non sono magia...quella è solo cacca Ammiraglio!
Dai l'impressione di leggere molto(probabilmente male) quindi cosa dire..... Un po di modestia ti farebbe bene....... ;)
Io non so più dove sia quel foglio... credo di averlo perso!
RispondiEliminaForse te la si deve tagliare fine Yokai, ma non ho voglia di farlo né qui né ora quindi "rimani in ciò che conosci", l'importante è che alla mia Meghi sia giunto il messaggio.
RispondiEliminaDovresti leggere, ma soprattutto capire, ciò che scrivo prima di ribattere, forse chi legge molto e male è un altro.
Scusa ma che c'è da capire?
RispondiEliminaHai detto :
<"la fede escluda completamente la scienza">.....<"il percorso che percorre lo scienziato è incompatibile con quello del fedele">
Ed io ho ribattuto affermando che non è vero,e che nelle "prove evidenti" che tu hai portato io non trovo una corrispondenza con quello che tu dici!
Gli scienziati posso essere credenti,e come!
Non è una mia sensazione ma è storia!
Vediti la biografia di Galileo, Pauster, Spallanzani, Teihlard DE Chardin, Mendel o di Zichichi(lui è ancora vivo prova a parlare con lui,forse forse lui è alla tua altezza :) ......ti farebbe bene... (^_^)
Ad ogni modo io venivo in pace!Ed in pace me ne vado,restando in quello che conosco ma incuriosito di quello in cui manco!
Per me può finire qui se ne vuoi parlare contattami pure ne sarò felice specie se nel fine settimana ora mi cominciano impegni pesanti quindi .... Huzzah!!
Dopo aver fatto un po' da spettatrice in questa discussione, ammetto di non capire alcune questioni.
RispondiElimina@ Yokai: Avrei parlato di magia in un altro post solo per questioni di lunghezza, non volevo appesantire troppo con altri contenuti.
E comunque, avrei considerato il suo lato blasfemo e come essa sia in collisione sia con la scienza che con la fede.
Inoltre, non conosco Giordano Bruno e non ho mai letto Fides et Ratio di Giovanni Paolo II né Spe Salvi, ma provvederò.
Ringrazio entrambi per gli spunti. Interessante dibattito.
@ Tommaso: no problem, io ho perso quello sull'eutanasia...
Hai mai letto il testamento morale di Einstain??
RispondiEliminaE' di una levatura fantastica!!!!
@Vlad
Non strumentalizzare poche frasi prese da un contesto, e non giudicare una religione di 2000 a partire da pochi episodi negativi o da pochi suoi rappresentanti.
Se no possiamo incominciare a fare l'elenco delle atrocità commesse da alcuni scienziati e non riusciremmo a fare un discorso costruttivo...
Fede e scienza possono coesistere perchè si occupano di due aspetti diversi della realtà umana.