Riparto per Berlino. Una traversata in traghetto ci ha fatti approdare in una località sulla sponda opposta a quella di Malmo (ovvero Sassnitz) e da lì, in auto, siamo scesi verso la capitale tedesca. Pensando ad essa, non riuscivo a fare a meno di collegarla alla storia contemporanea, quella, ovviamente, della salita al potere del Fuhrer e tutti gli argomenti che gli girano attorno (che sono davvero molti...). E infatti con questo pensiero visito la città: è interessante camminare per le vie di una città tutta da esplorare e pensare che tempo fa, in quello, questo luogo, accadeva questo, quello... Così, il pezzo di muro di Berlino che è rimasto (ancora con le scritte dell'epoca), il Checkpoint Charlie, la porta di Brandeburgo, e tanto altro ancora, creano un effetto contrastante con i palazzi moderni e gli hotel, ma anche il recente Bundestag, ossia il Parlamento, simbolo della (nuova) trasparenza e della democrazia parlamentare tedesca.
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Poi, ancora, il memoriale dell'olocausto, non altro che una successione di blocchi di marmo nere, disposti non in modo molto lineare, di diversa altezza. Una forma d'arte nera e monotona, come nera e monotona, e forse morta, era l'anima di molti deportati.
Checkpoint Charlie Bundstag Brandeburger Tor
Quanto sei rimasta a berlino?
RispondiEliminaSono rimasta tre giorni, ma non l'ho visitata come mi sarebbe davvero piaciuto visitarla. Avrei voluto stare ancora un paio di giorni.
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