domenica 6 aprile 2008

L'immortalità #1

Sto leggendo attualmente L'immortalità di Milan Kundera.

Ho intenzione di fare un post ogni tot capitoletti, per affrontare o soltanto riportare alcune tematiche espresse tra le righe, che, nonostante l'ambientazione delle vicende in diverse epoche storiche (fino a dove sono arrivata io si è parlato dell'800 e dell'epoca contemporanea), sono sempre accompagnate da puntualizzazioni e considerazioni da parte dell'autore, che parla in prima persona, riportando riflessioni che traggono spunto da quei suoi personaggi che, almeno da quanto mi è sembrato, non sono che degli espedienti tramite i quali formula dei suoi pensieri di natura soprattutto psicologica.
Per quanto abbia potuto constatare, la vivacità di questo romanzo consiste nel cambiare spesso focalizzazione: Kundera, infatti, dapprima segue le avventure psicologiche e mentali di una donna a lui contemporanea, poi, esaurito il suo interesse verso la stessa, finito di "sfruttarla" per quanto gli serviva nella formulazione di un concetto astratto, si sposta, prendendo di mira un'altra, stavolta dell'epoca romantica, un'amica di Goethe.

E così si inizia a discutere del concetto di immortalità: attraverso blitz di una scenza qui, di una lì...

Ha uno stile per niente grazioso, a parer mio. Molto schietto e rindondante in alcuni punti, ma consapevolmente ripetitivo. Alcune frasi sono riscritte con ansiosa insistenza, perché costituiscono dei concetti grossi per l'autore.
In definitiva, è scorrevole... ora vado a leggerne ancora qualche pagina.

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