Non seguendo l'ordine cronologico dei fatti...
Riparto per Berlino. Una traversata in traghetto ci ha fatti approdare in una località sulla sponda opposta a quella di Malmo (ovvero Sassnitz) e da lì, in auto, siamo scesi verso la capitale tedesca. Pensando ad essa, non riuscivo a fare a meno di collegarla alla storia contemporanea, quella, ovviamente, della salita al potere del Fuhrer e tutti gli argomenti che gli girano attorno (che sono davvero molti...). E infatti con questo pensiero visito la città: è interessante camminare per le vie di una città tutta da esplorare e pensare che tempo fa, in quello, questo luogo, accadeva questo, quello... Così, il pezzo di muro di Berlino che è rimasto (ancora con le scritte dell'epoca), il Checkpoint Charlie, la porta di Brandeburgo, e tanto altro ancora, creano un effetto contrastante con i palazzi moderni e gli hotel, ma anche il recente Bundestag, ossia il Parlamento, simbolo della (nuova) trasparenza e della democrazia parlamentare tedesca.
Poi, ancora, il memoriale dell'olocausto, non altro che una successione di blocchi di marmo nere, disposti non in modo molto lineare, di diversa altezza. Una forma d'arte nera e monotona, come nera e monotona, e forse morta, era l'anima di molti deportati.
Checkpoint Charlie Bundstag Brandeburger Tor
sabato 25 agosto 2007
Nord Europa - 2a puntata
Inserito da Meghi alle 00:08
Etichette: Impressioni, Via di casa
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2 commenti:
Quanto sei rimasta a berlino?
Sono rimasta tre giorni, ma non l'ho visitata come mi sarebbe davvero piaciuto visitarla. Avrei voluto stare ancora un paio di giorni.
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