Basta, ho deciso.
Ormai qui si raccolgono solo quelle gocce che sembrano le ultime necessarie per vivere, nonostante siano piccole e apparentemente insignificanti.
Quelle gocce che nessuno noterebbe, tranne un morto di sete.
"Come stai?" si chiede.
"Bene", "si va avanti"...
Male.
Lo dimostri con tutto, accipicchia: con gli occhi, con la bocca, con le guance, con le mani, col naso e con le sopracciglia.
E osa anche chiederti come stai. Puah.
Ma mica sono tenuti tutti a notare queste cose.
Figurati, cosa vuoi che gliene freghi, a loro, di piccolezze così.
Loro parlano per gentilezza, loro fanno il ruolo del buon personaggio socievole.
...
...
Che scombinazione.
martedì 25 novembre 2008
Scombinazione
Inserito da Meghi alle 21:59
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