Stasera avevo anch'io un po' di tempo libero... e come non sfruttarlo facendo il test del PersonalDNA, del quale sono venuta a conoscenza grazie ai blog di Chiara e Cassa?
Preferisco vedere un test della personalità, o degli interessi (mi ricordo quello dell'orientamento che avevamo svolto alle medie) come rispecchio di risposte poco meditate, immediate, istintive quasi.
Perciò, alcune dipendono molto dall'umore di dieci minuti fa o dell'andamento della giornata, o magari anche da situazioni personali degli ultimi tempi.
Sono risultata essere una "concerned builder".
Mi hanno divertita anche le varie colonnine verdi, orizzontali, graduate, per ogni aspetto sui cui le domande del test miravano per tracciare il suddetto profilo.
Qui per la visualizzazione completa dei miei risultati.
Un click qui invece per iniziare il test.
mercoledì 2 aprile 2008
Cos'è che sono???
venerdì 21 marzo 2008
Variazione
Oggi è la mia prima merenda che non contempla arance come frutta.
Che cosa allora?
La mia prima merenda dell'anno con...
... fragole e yogurt! Mmm... Ha riacceso in me la voglia di estate e di rosso!
Rosso cocomero, rosso ciliegie, rosso frutti di bosco, rosso amarena, ovviamente.
Rosso gelato.
A tra poco...
mercoledì 12 marzo 2008
Catalogo
Girovagando per il web, la mia mente è arrivata finalmente a poter catalogare quasi tutti i blog esistenti in diversi grandi categorie (e sottocategorie):
- Blog di ragazzi estremamente sensibili: in questo cassetto ci sono blog, soprattutto su piattaforma spaces.live.com, con tante immagini, post quasi tutti uguali per forma (il contenuto varia perché la posizione delle parole ogni volta cambia, ma i vocaboli utilizzati sono sempre gli stessi).
Si distinguono:
a) Blog emo. Nero. E poi nero. E poi nero. I ragazzi delle foto che appaiono nel blog hanno stranamente tutti capelli neri, occhi neri, vestiti neri. I post sono scritta con tanta amarezza che rimane il sapore in bocca.
b) Blog zuccherosi. Quelli sweety, proprio quelli. Ragazze che tappezzano ogni angolo dello sfondo, dei titoli e dei post (tutto, ecco) di lecca-lecca, fragoline rosse, rose, caramelle, ciliegie, bastoncini di zucchero... Per continuare la lista, è sufficiente (ma non necessario) recarsi a un qualsiasi negozio di dolciumi, e si avrà un'idea chiara di cosa intendo.
c) Blog depresso/amorosi. Questi contegono poesie inventate da non so che generatore di interventi, con tanto di immagini già annesse e preconfezionate. Il copia-incolla è l'unica vera difficoltà di montare un blog così. Le foto sono quelle di labbra che si sfiorano, ragazze che corrono, lacrime che scendono dagli occhi, ciglia che si chiudono davanti alle pupille, rose che colano sangue, spine che pungono cuori.
Una poesia tipica può essere:
Ho sentito una voce...
era la tua,
ne sono certa.
Ho sentito un cuore battere...
era il tuo,
ne sono certa.
Ho sentito una goccia cadere.
Stavolta era mia.
Dall'occhio mio.
Piangevo.
E ricordo momenti così
passati tra corse e carezze.
Mi manchi.
E poi tante stelline e brillantini di cornice. Ecco, questo lo scenario.
- Blog-manuali. Raccolgono o le esperienze pratiche o professionali dell'autore, che vuole condividere alcune sue conoscenze in un determinato campo con il mondo. Alcuni diventano importanti punti di riferimento, sul serio. Dopo tutto, mi sembrano un'invenzione positiva, davvero, sia che essi trattino di cucina, sia che trattino di pulizia dei denti.
- Blog-diario. Dettagliatissime cronache di quello che succede al protagonistabarraautorebarralettore. Personalmente, a meno che non conosca proprio bene questa persona (a volte non è sufficiente lo stesso), mi attirano gran poco.
- Blog-rigorosamente-monotematici. Politica. Stop. Economia. Stop. Cultura e società. Stop. Naaaaa! Troppo rigidi!
- Blog-per-i-quali-si-vede-lontano-un-miglio-che-gli-autori-scrivono-solo-per -aumentare-le-visite. Oh, contenti loro... Ogni tecnologia e invenzione ciascuno è libero di sfruttarla come vuole.
- Blog di prova. Eh sì, non volevo inserire questa categoria, ma sono davvero tanti. Iniziati in un pomeriggio per curiosità e abbandonati a loro stessi, dopo un paio di interventi al massimo, il loro autore si è dimenticato completamente della loro esistenza. E la percentuale che ne capiti uno così cliccando su "blog successivo" è sempre più alta.
Ma i miei preferiti sono quelli variegati, mix, provati in tutti gli aspetti possibili e immaginabili, soggettivi e raccontastorie, critici e sfacciati.
Dimentico qualcosa? Ditemi ditemi che altre classi avete trovato!
Breathe.
domenica 24 febbraio 2008
Idiomi sfuocati
Una rana...
Ultimamente abbiamo installato una parabola per la tv in modo da poter guardare i canali dall'Albania; oggi a pranzo era accesa (la tv, intendo), le voci del presentatore, del giornalista, della cantante arrivavano in cucina.
Mi sono chiesta come deve essere per uno che non conosce l'albanese la musicalità e il ritmo di questa lingua. A me sembra tanto normale...
Quando sento qualcuno, che sa l'italiano, attaccare a parlare un'altra lingua, spesso mi pare che cambi anche l'altezza della sua voce e il modo di emettere i vari suoni non è più lo stesso. Sembra un'altra persona quasi... più dolce, più decisa, più timida, in base alla lingua.
Fa effetto...
Così, curiosa di sentire parole della lingua albanese con le orecchie di uno che la ignora, ho cercato di estraniarmi dalla mia capacità di collegare suoni a significati; dopo quasi dieci minuti di tentativo, ogni tanto c'era qualche frasettina sparsa che ascoltavo soltanto per la musicalità e l'impressione generale, immediata e incondizionata, che le mie orecchie percepivano. Per poi ritornare normale. Avevo l'impressione che si ha quando si vuole mettere a fuoco con gli occhi un oggetto più vicino o più lontano a noi, oppure quando si cerca di scoprire la doppia interpretazione di un disegno illusionista (quei giochini che si trovano nei giornali).
Quindi, i due punti di vista uditivi (che sinestesia, eh!) si confondevano, prima prevaleva uno, poi l'altro. Ma per pochi istanti...
Come mi è sembrato? Simile un po' al russo. Per le vocali e per le sh, forse.
Però, dimenticare di sapere è difficile. Non riuscirei mai a tentare qualcosa di analogo con l'italiano, ne sono convinta. Sfumare la conoscenza e i legami quasi involontari che il nostro cervello effettua fino alla dimenticanza, di questo si tratta.
Mi viene in mente l'esercizio a teatro, venerdì scorso.
Non ne ero capace. ... o un cavallo?
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Meghi
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venerdì 8 febbraio 2008
Disgraziati da Rubik
Ti ritrovi nell'espressione corrucciata della bambina qui accanto, e giustifichi la bambina, solo per la tenera età, ma non te stesso, perché hai già qualche anno in più di lei?
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Meghi
alle
22:07
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sabato 12 gennaio 2008
Sorridi, non pensarci troppo. Per il test sì però
Tra i piaceri di una giornata normale, standard (anche se non mi piace usare questi aggettivi per nessun arco di tempo che possa contenere esperienze), vi è sicuramente la gioia di vedere un sorriso che parte da un'energia interiore e si materializza in un distorcimento dei muscoli facciali, e da essa continua ad essere alimentata. Bello. Caloroso, solare, contagioso. Un piccolo miracolo i cui benefici si scoprono ogni volta come nuovi e irripetitivi.
A proposito di sorrisi, ho trovato questo test che mette alla prova le nostre capacità di distinguere un sorriso autentico da uno falso, sforzato. Il sito è in inglese, ma non è un limite non conoscere la lingua.
Inizialmente vengono poste due domande; in una si chiede di valutare, secondo una scala dal più basso al più alto, se, secondo noi, nella nostra vita prevale un approcio pessimista oppure ottimista; il secondo le aspettative di riuscita in questo test.
Poi inizia la prova vera e propria: consiste in una serie di 20 brevissimi video che riprendono sorrisi di diverse persone; ogni video può essere visto al massimo una volta, quindi attenti a non farvelo scappare, il sorriso! Alla fine, viene chiesto quale parte del corpo o della faccia vi ha più aiutati nelle risposte. Dopodiché, vengono mostrati i risultati del test.
Io ho totalizzato 19 su 20... qualcuno è riuscito a non sbagliarne nemmeno uno??? Quale parte del viso, o quale atteggiamento, avete tenuto in considerazione per le risposte?
http://www.bbc.co.uk/science/humanbody/mind/surveys/smiles/
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Meghi
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martedì 11 dicembre 2007
L'inesattezza dei numeri
Ieri non so per quale motivo mi sono arrivate per posta ben 8 catene di Sant'Antonio, tutte da compagni di classe (si vede che non c'era molto da fare per stamattina).
Iniziando ad aprirle una ad una, le eliminavo come spam. Solo una mi ha attirato l'attenzione, l'ultima: innanzitutto lo stile di scrittura era normale (nel senso che era nera e con caratteri omogenei, già questo è un traguardo).
Copio-incollo:
1. New York City ha 11 lettere 2. Afghanistan ha 11 lettere 3.Ramsin Yuseb (il terrorista ke aveva progettato di distruggere le Torri Gemelle nel 1993) ha 11 lettere 4. George W Bush ha 11 lettere Questa potrebbe sl essere una coincidenza ma diventa più interessante mano a mano ke la leggete 1. New York è l' 11° stato 2. Il volo 11 aveva 92 passeggeri ( 9 + 2 = 11) 3. Il volo n° 77 che si scontrò con le Torri Gemelle, aveva 65 passeggeri (6 + 5 =11) 4. La tragedia avvenne l'undici settembre, anhe conosciuto come 9/11 ( 9 +1 + 1=11) 5. Come magari sapeteil numero di emergenza degli USA è 911 ( 9 + 1 + 1=11) Ancora solo una coincidenza? Continuate a leggere! 1. Il numero totale delle vitteme degli aerei che si contrarono=254 ( 2 + 5 + 4 = 11) 2. L'undici settembre è il 254° giorno dell'anno ( 2 + 5 + 4= 11) 3. La tragedia di Madrid: 3.11.2004 ( 3 + 1 + 1 + 2 + 0 + 0 + 4 =11) 4. La tragedia di Madrid era 911 giorni dp la tragedia delle Torri Gemelle pensi ancora ke sia una coincidenza?? Prova questo e poi dimmi cs ne pensi: Questa è La più strana di Tutte Apri Microsoft Word, 1. Scrivi in maiuscolo Q33 NY. Quello è il numero del primo aereo ke piombò nelle Torri Gemelle 2. Seleziona 3. Cambia la dimensione a 48 4.Cambia la scrittura a WINGDINGS (WINDINGS 1) >>>>>>>>>>>>>>>>>Fa PAURA O COSA????!!!!!!!!!???????? Qst è davvero strano...... Re invia questa e mail a tt i tuoi contatti in 11 minuti...... se n lo fai i tuoi amici nn avranno l'opportunità di essere un pò perplessi!!!! come lo sei rimasto Tu!!!
L'ultima richiesta era particolare.
Escono, per chi non ha voglia di farlo, cinque figure, una di seguito all'altra: un aereo, direzionato verso destra; due pagine scritte; un teschio nero (come il simbolo delle bandiere dei pirati); una Stella di Davide.
Tutti questi 11....
Come fa certa gente a passare ore della sua esistenza alla ricerca di queste coincidenze???
In questa pagina trovate conferma, e ampliamenti, riguardo lo "strano caso".
L'ultima frase chiude un po' il discorso sui numeri e sulle elucubrazioni che ne possono derivare:
Sono solo coincidenze? Ma anche questa leggenda è infarcita di errori: per es. il prefisso dell'Iran è 98, e tante altre inesattezze sui voli e le persone a bordo, a partire dal numero dei passeggeri. Meglio dar retta ad Umberto Eco: i numeri possono dire tutto e il contrario di tutto, meglio limitarsi ad usarli per contare, non per elucubrare...
mercoledì 5 dicembre 2007
This is not a revolution, this is an evolution
E qualunque cosa significativa per noi è degna di essere ricordata.
Lo fisso per sempre in questo blog.
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Da oggi posso ufficialmente dichiarare, a tutti quelli che mi incontreranno per strada, a tutti i miei compagni, a tutti i miei familiari, senza ombra di dubbio
che
le mie mani sulla tastiera non necessitano più della supervisione della vista per scrivere al computer. Sono due cose distinte, mai più si incroceranno, e mai più si concilieranno.
E questo lo posso dire perché è il primo post che ho scritto interamente senza guardare i tasti e le dita.
Questa sì che si chiama evoluzione.
domenica 2 dicembre 2007
Human calendar
Le teste di tutti sono rivolte verso la persona che tiene in mano il giorno in cui siamo. Oggi, due dicembre 2007.
mercoledì 28 novembre 2007
Comandi Alt+n per vari caratteri
☺ | alt+1 |
☻ | alt+2 |
♥ | alt+3 |
♦ | alt+4 |
♣ | alt+5 |
♠ | alt+6 |
• | alt+7 |
◘ | alt+8 |
○ | alt+9 |
◙ | alt+10 |
♂ | alt+11 |
♀ | alt+12 |
♪ | alt+13 |
♫ | alt+14 |
☼ | alt+15 |
► | alt+16 |
◄ | alt+17 |
↕ | alt+18 |
¶ | alt+20 |
§ | alt+21 |
▬ | alt+22 |
↨ | alt+23 |
↑ | alt+24 |
↓ | alt+25 |
→ | alt+26 |
← | alt+27 |
↔ | alt+29 |
▲ | alt+30 |
▼ | alt+31 |
` | alt+96 |
{ | alt+123 |
} | alt+125 |
~ | alt+126 |
⌂ | alt+127 |
Ç | alt+128 |
ü | alt+129 |
â | alt+131 |
ä | alt+132 |
å | alt+134 |
ê | alt+136 |
ë | alt+137 |
ï | alt+139 |
î | alt+140 |
Ä | alt+142 |
Å | alt+143 |
É | alt+144 |
æ | alt+145 |
Æ | alt+146 |
ö | alt+147 |
ô | alt+148 |
û | alt+150 |
ÿ | alt+152 |
Ö | alt+153 |
Ü | alt+154 |
ø | alt+155 |
Ø | alt+157 |
ñ | alt+164 |
Ñ | alt+165 |
ª | alt+166 |
º | alt+167 |
¿ | alt+168 |
® | alt+169 |
½ | alt+171 |
¼ | alt+172 |
¡ | alt+173 |
« | alt+174 |
» | alt+175 |
░ | alt+176 |
▒ | alt+177 |
▓ | alt+178 |
Á | alt+181 |
 | alt+182 |
À | alt+183 |
© | alt+184 |
¢ | alt+189 |
¥ | alt+190 |
─ | alt+191 |
ã | alt+198 |
à | alt+199 |
¤ | alt+207 |
ð | alt+208 |
Ð | alt+209 |
Ê | alt+210 |
Ë | alt+211 |
È | alt+212 |
ı | alt+213 |
Í | alt+214 |
Î | alt+215 |
Ï | alt+216 |
█ | alt+219 |
▄ | alt+220 |
¦ | alt+221 |
Ì | alt+222 |
▀ | alt+223 |
Ó | alt+224 |
ß | alt+225 |
Ô | alt+226 |
Ò | alt+227 |
õ | alt+228 |
Õ | alt+229 |
µ | alt+230 |
þ | alt+231 |
ä | alt+232 |
Ú | alt+233 |
Û | alt+234 |
Ù | alt+235 |
ý | alt+236 |
Ý | alt+237 |
¯ | alt+238 |
´ | alt+239 |
± | alt+240 |
¾ | alt+243 |
¶ | alt+244 |
÷ | alt+246 |
¸ | alt+247 |
¨ | alt+249 |
· | alt+250 |
¹ | alt+251 |
³ | alt+252 |
² | alt+253 |
■ | alt+254 |
lunedì 26 novembre 2007
Mi sentivo in dovere di farlo
Forse è necessaria una spiegazione a questa foto così strana. Bene, premetto che eravamo al campo scuola a Pieve di Bono alla fine della terza media, quindi trattasi di un anno e mezzo fa, e che è stata scattata estremamente di fretta, perché faceva parte, questo gioco, di una gara a squadre di velocità.
Il gioco consisteva nel far passare uno spago, la cui estremità era legata a un cucchiaino, dentro i pantaloni e tirarlo fuori dalla maglietta, legandoci tutti uno dopo l'altro, e scivolare giù per lo scivolo. La foto doveva testimoniare che eravamo riusciti nell'impresa.
Mi ha fatto sorridere particolarmente la didascalia in alto a sinistra:
sabato 24 novembre 2007
Appello a Tommaso
Cosa hai da dire a tua difesa a questo punto? Muahahahahaha!!!
Questo si è rivelato l'unico modo per dimostrare che in realtà non sono stata io nel c-box. Odio essere costretta a fare post così insulsi!
P.S. Hai fatto sì, Tommaso, che inventassi addirittura una nuova etichetta: Cretinate... Bravo!