lunedì 28 aprile 2008

Assemblea d'istituto del 28/04

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L'assemblea d'istituto di oggi, un lunedì dopo il ponte del 25 maggio, per quasi la totalità degli studenti del nostro liceo ha fatto da coda ai tre giorni di vacanza.
Io non ho partecipato direttamente, poiché sono stata impegnata nel laboratorio di teatro con le prove per lo spettacolo.

Comunque per oggi era prevista un'organizzazione leggermente differente rispetto al solito: l'assemblea è stata bitematica, si poteva trattare o di politica o di mafia. Per testimonianze, ho saputo che i gruppi andati meglio sono stati quelli della visione di un film. In particolare, è piaciuta "La rosa bianca".
Due gruppi dibattito ho saputo che sono stati sciolti praticamente da subito... per mancanza di persone o responsabilità dei relatori.
Andata male, insomma, da quanto ho capito.

Poi, per esempio da noi mancava anche la profe dell'ultima ora, quindi nemmeno l'appello finale si è fatto... e la tentazione di uscire già dalle dodici e mezza anziché all'una era forte per tanti...

A questo punto dico che le assemblee d'istituto non servono a nulla nel nostro liceo. Mi dispiace anche, ma lo vedo che sono una totale perdita di tempo.

domenica 27 aprile 2008

Pura casualità

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Spesso, amore e amicizia sfumano. In noi, mica in assoluto.

Brescia-Desenzano su due ruote

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Uff, biciclettata terminata!

Devo dire che alla fine di una giornata piena di impegni o comunque di movimento, sono sempre soddisfatta, realizzata, ecco... per aver sfruttato al meglio il tempo. E, per oggi in particolare, il sole, la natura, l'aria, gli amici. Il puro e sano divertimento.

Partiti verso le nove da casa, giungiamo io e mio fratello alla stazione, e ritrovo Sere, Tommi, Beppe ed Enrico dei ragazzi di Desenzano. Tra l'altro, abbiamo rischiato di brutto di perderci questa biciclettata, perché proprio stanotte qualcuno ha fatto irruzione nelle cantine del nostro condominio, spaccando completamente i lucchetti e rubando un po' di cibo e una bici da corsa al vicino... per fortuna da noi non hanno toccato nulla... e le bici erano lì salve stamattina.

Arriviamo a Brescia, dove il nostro gruppettino si ricongiunge con gli altri ciclisti bresciani; una stima che ho sentito da altri mentre pedalavo voleva che fossimo circa 500 in tutto! Un biscione lunghissimo che spesso ha anche creato disagi a qualche automobilista. In effetti, non finivamo più di attraversare tutti nei vari incroci.

Serenità. E' questa sensazione che mi ha tenuta distratta dal mio carattere quotidiano, e che riscopro quando ho poco a che fare con la gente di ogni giorno. E' l'aria, è l'aria... i profumi, le campagne.

Fantastico anche il clima. Forse un po' troppo caldo verso le 2, in compenso mi sono abbronzata le braccia con il sole che c'era. Non è stato nemmeno faticoso, perché abbiamo fatto una lunga sosta per pranzo, mangiando e riposandoci tra una chiacchiera e l'altra sempre al sole. Per precisione, ci hanno dato del riso al gorgonzola, davvero ottimo, con pane, salumi affettati, grana, fette di panini al formaggio e a una salsa che non ho riconosciuto... e una salsiccia cruda.

E poi.... le disceseee!! uuu! L'unica parte un po' impegnativa è stata quella per salire su a Maguzzano, ma nemmeno tanto, eh...

Tornati alle Tre Stelle per le 3 e mezza, percorrendo la strada che, come ha detto Tommi, sembrava quella per tornare da scuola, avendo visto che c'erano soltanto dei biscotti come merenda (e io speravo in qualcosa di abbondante, visto il pranzo!!!), ho fatto una passeggiata al parchetto del laghetto con un gelato in mano.Troppa gente!

E domani, si riparte, con un'assemblea d'istituto che sarà spesa con le prove di teatro. Il coro non va avanti se non ci siamo tutte tutte...

mercoledì 23 aprile 2008

Elogio alle mani

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Elogio alle mani.

Sì, proprio così. Le mani sono una delle primissime parti del corpo su cui mi cade l'attenzione quando osservo qualcuno per la prima volta attentamente.

C'è una certa eleganza e una civettosa raffinatezza nelle mani.

C'è tanto di sé e tanta storia nelle mani.

E' la parte di noi che più di tutti comunica con l'esterno che non ci appartiene fisicamente. E' quella con cui indaghiamo, quella che soprassiede agli occhi quando c'è buio, è quella che per prima ci spinge un po' più in là dei nostri confini.

Con le mani spaziamo. A teatro il cosiddetto "slow", ossia quel denso movimento dato da tutto il corpo che sonda un ipotetico involucro "melmoso" (così lo immagino) a forma di bolla, dalla maggior parte di noi parte proprio dalle mani.

Ed esse danno frutto ad azioni compendiarie, soltanto tratteggiate o accennate, e ad altre, al contrario, eccezionalmente precise e di rigore tecnico.

Sono quelle che crescono e si modificano con il lavoro che facciamo più frequentemente: dallo suonare una chitarra o un pianoforte, all'impastare il pane e la pasta, all'aggiustare il motore di un'auto.

Eh, le mani... cerco sempre quelle... per calore, per sentirne la stretta, per un abbraccio... e per compensare il freddo che tengo sempre nelle mie dita.

Un'arte lucrativa

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Non capisco...

ieri mia mamma ha lasciato ben 30 euro dal dottore in cambio di un foglio di carta da lui scritto, firmato e timbrato... un pezzo di carta che certifica la mia buona salute per lo svolgimento di attività sportive... e il buon dottore non mi ha nemmeno vista in faccia prima di compilarlo! Almeno così avrebbe potuto dire: massì, bel colorito del viso, sarà sana come un pesce... E invece NO!!! Nemmeno!

Questi medici che vendono una loro firma a 30 euro...

giovedì 17 aprile 2008

Raggi per ciclisti

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Giragiragiragiragiragiragiragiragiragiragiragiragiragira...

Non riesco a bloccare niente volontariamente o di proposito, in questo

giragiragiragiragiragiragiragiragiragiragiragiragiragiragira...

Né la felicità, né la sincerità, né un volto.

Dipenderà da me?
Ho un po' di nausea... Ormai le cose non si distinguono così nettamente come prima... E' tutto un

giragiragiragiragiragiragiragiragiragira...

Le ruote della bicicletta continuano a girare per inerzia. Io sono immobile, sul sellino. Non è discesa.

sabato 12 aprile 2008

Meningite al Bagatta???

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La notizia è fresca fresca.

Qualche allarme e voce si sentiva già in giro da giovedì, ma ieri hanno "ufficializzato" i professori e oggi il preside con una cirocolare per ogni classe.

Riporto l'articolo del Giornale di Brescia di oggi, sabato 12 aprile, ovviamente con qualche taglio.

Meningite, la ragazza sta meglio
Nella notte i compagni di gita della giovane hanno fatto ritorno sul Garda

La ragazza sta meglio. La bella notizia rimbalza da Parigi al liceo Bagatta di Desenzano da qui, a cascata, nelle case delle famiglie degli studenti che frequentano il prestigioso liceo cittadino. (...)
Molte delle classi e dei professori del Bagatta sono fuoi sede, in gita scolastica, sparsi nelle capitali europee.
E proprio da Parigi era arrivato a Desenzano l'allarme meningite. Il centro gardesano già due mesi fa era stato scosso da tre casi accertati all'ospedale cittadino.
L'altro giorno la notizia pesante come piombo: una studentessa sirmionese in gita scolastica con i compagni della classe IV A linguistico aveva accusato alcune linee di febbre. La situazione era peggiorata giovedì mattina tanto da convincere gli insegnati accompagnatori, dopo una breve consultazione con la vicepreside che in quelle ore si trovava a Parigi con un'altra classe del liceo, a ricorrere al ricovero in ospedale.
I sospetti trovavano conferma, nelle prime ore del pomeriggio, che si trattava di meningite nella forma batterica più grave. Tanto da convincere il dirigente scolastico Mario Falanga ad avvertire l'ufficio scolastico regionale, la Farnesina, il console italiano.
(...)
Fortunatamente la malattia è stata affrontata in tempo, le cure sembrano aver dato buoni risultati.
(...)
Tutto procede bene, tanto che i 23 compagni, in un primo mometo posti sotto sorveglianza medico-sanitaria, potranno rientrare a casa. Sono stati sottoposto a trattamento preventivo con l'assunzione di specifici antibiotici. (...)


Tante voci sono girate in questi due giorni... ma la verità è che si può dire che non c'è alcun pericolo di epidemia.

Auguro alla ragazza che guarisca presto!

domenica 6 aprile 2008

L'immortalità #1

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Sto leggendo attualmente L'immortalità di Milan Kundera.

Ho intenzione di fare un post ogni tot capitoletti, per affrontare o soltanto riportare alcune tematiche espresse tra le righe, che, nonostante l'ambientazione delle vicende in diverse epoche storiche (fino a dove sono arrivata io si è parlato dell'800 e dell'epoca contemporanea), sono sempre accompagnate da puntualizzazioni e considerazioni da parte dell'autore, che parla in prima persona, riportando riflessioni che traggono spunto da quei suoi personaggi che, almeno da quanto mi è sembrato, non sono che degli espedienti tramite i quali formula dei suoi pensieri di natura soprattutto psicologica.
Per quanto abbia potuto constatare, la vivacità di questo romanzo consiste nel cambiare spesso focalizzazione: Kundera, infatti, dapprima segue le avventure psicologiche e mentali di una donna a lui contemporanea, poi, esaurito il suo interesse verso la stessa, finito di "sfruttarla" per quanto gli serviva nella formulazione di un concetto astratto, si sposta, prendendo di mira un'altra, stavolta dell'epoca romantica, un'amica di Goethe.

E così si inizia a discutere del concetto di immortalità: attraverso blitz di una scenza qui, di una lì...

Ha uno stile per niente grazioso, a parer mio. Molto schietto e rindondante in alcuni punti, ma consapevolmente ripetitivo. Alcune frasi sono riscritte con ansiosa insistenza, perché costituiscono dei concetti grossi per l'autore.
In definitiva, è scorrevole... ora vado a leggerne ancora qualche pagina.

Sintesi

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Si impara, prima o poi, che la nostra fiducia è da dosare con estrema cautela.

Mai concentrarla tutta su un'unica persona.

Mai spargere la stessa quantità indifferentemente su tutti, perché non tutti sono uguali: si sa.

E soprattutto, mai esaurirla!

E i volantini

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Per aggiornamento e completezza, pubblico anche i volantini... dato che non si vedono benissimo così ridotti, basta fare un clic sopra per ingrandirli.


sabato 5 aprile 2008

Biciclettata Brescia-Desenzano

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Do spazio anch'io a quest'iniziativa da parte della FIAB, della quale sono venuta a conoscenza grazie a E, che ha mandato questa mail a un po' di contatti. Io ho già dato la mia adesione...


Domenica 27 aprile si terrà come ogni anno la biciclettata Brescia-Desenzano organizzata da FIAB di Brescia e Desenzano (Federazione Italiana Amici della Bici).
Il ritrovo è alla stazione di Desenzano con le biciclette che dovranno essere caricate sul treno per Brescia; a Brescia, formato il gruppo con gli altri ciclisti, si attraverserà la città sfilando per il centro, poi passando per la campagna ci si dirigerà verso Desenzano. Ci sono anche delle tappe ristoro lungo il percorso: vicino a Bedizzole l'anno scorso abbiamo fatto un piccolo spuntino prima del vero e proprio rinfresco allo stadio Tre stelle, arrivo dell'intero percorso che è lungo circa una trentina di chilometri.
La difficoltà del percorso è minima per cui alla portata di tutti e di qualsiasi bici. L'anno scorso il serpentone formato da noi simpatizzanti della bici era parecchio lungo e ci auguriamo che quest'anno lo sia ancora. Se vorrete trascorrere una domenica mattina in compagnia e fare un bel giro in bici, fatemi sapere anche per ulteriori spiegazioni.

Le iscrizioni stanno finendo! Affrettatevi!

venerdì 4 aprile 2008

Meme musicale

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Ecco, accolgo la patata bollente di Chiara: un meme musicale! Cos'altro sennò?

Si tratta di elencare le cinque canzoni preferite. Non è il numero esatto secondo me: se sono cinque, ne metterei altre venti. Piuttosto, quelle particolarissimamente belle sono due. Le altre... dipende da quando le ascolto. Ronkas nel suo blog aveva scritto una volta un post in cui elencava una serie di aggettivi con la relativa canzone che meglio esprimeva ciascuno di essi.

Sfogliando un po' la mia playlist... noto appunto che in questo precisissimo istante la top five è la seguente:


1. Aicha, Outlandish... malinconica.

2. I'll be missing you, Puff Daddy... malinconica.

3. Sunshine, Patrice... malinconica.

4. Falling down, Duran Duran... sognatrice.

5. Taste of India, Aerosmith... diversa.


Se mi farete la stessa domanda tra una settimana, come minimo due dei cinque saranno già cambiati. E credo anche di poter prevedere quali...

Passo a: Tommaso, Marco, Yokai.

Ne sono certa...

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Solo il vero artista è in grado di nutrire l'anima delle persone che lo ascoltano.

Inconsapevolmente.

giovedì 3 aprile 2008

Excel a scuola

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Stamattina a scuola ci siamo fermati un'ora di più (fino all'una anziché alle due) perché è iniziato il corso settimanale di laboratorio informatico per imparare a utilizzare il foglio elettronico con il programma di Microsoft Office, Excel.
Del pacco Office, Excel e Database sono gli unici due che non ho mai aperto per provare a smanettarci un po'. Anzi, una volta col database avevo fatto una lista di alcuni libri che avevo in casa, ma nulla di che. Ma Excel proprio... siamo partiti da zero, da meccanismi che più o meno sono intuitivi e comuni a tutti i programmi di marchio Office.

L'iniziativa da parte della nostra profe di dedicarci due ore di lezione in più alla settimana in laboratorio d'informatica (vabbeh che ci vogliono dieci minuti solo per accenderli, 'sti computer...) è scaturita perché l'utilizzo del foglio elettronico ci risulterà molto utile l'anno prossimo per il calcolo di alcune funzioni in fisica e in geometria analitica.

Come dice la nostra V., sappiamo fare "cose turche" col computer, ma dopo un piccolo sondaggio è risultato che nessuno della nostra classe ha mai usato Excel, eccetto due che l'hanno sfruttato per tabelle.

Continuo a sostenere che in tutte le scuole italiane, e non solo nelle professionali, bisognerebbe dedicare un'ora o due alla settimana a lezioni di informatica, perché, così come l'inglese, è una materia che sta diventando un must nell'odierno mondo del lavoro. Tutto ormai funziona grazie all'aiuto di computer, e frequentare il liceo non vuol dire rimanere alla "classicità" degli strumenti utilizzati per l'apprendimento. Tutti sanno che importanza ha conoscere alcune nozioni fondamentali di informatica: è inutile che ne parli...
Anche nei Paesi in via di sviluppo viene incentivato di più nelle scuole che qui in Italia!
Già che spesso chi vuole davvero approfondire alcune materie l'unica soluzione che gli rimane è quella dell'autodidattica... Ma lezioni di computer prese da "esperti" in ambito scolastico non sarebbero per nulla male in un liceo! Dai!!!

mercoledì 2 aprile 2008

Cos'è che sono???

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Stasera avevo anch'io un po' di tempo libero... e come non sfruttarlo facendo il test del PersonalDNA, del quale sono venuta a conoscenza grazie ai blog di Chiara e Cassa?

Preferisco vedere un test della personalità, o degli interessi (mi ricordo quello dell'orientamento che avevamo svolto alle medie) come rispecchio di risposte poco meditate, immediate, istintive quasi.
Perciò, alcune dipendono molto dall'umore di dieci minuti fa o dell'andamento della giornata, o magari anche da situazioni personali degli ultimi tempi.

Sono risultata essere una "concerned builder".
Mi hanno divertita anche le varie colonnine verdi, orizzontali, graduate, per ogni aspetto sui cui le domande del test miravano per tracciare il suddetto profilo.

Qui per la visualizzazione completa dei miei risultati.

Un click qui invece per iniziare il test.

Qualche informazione... lenti a contatto

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Dato che sembro essere allergica a qualsiasi tipo di occhiali, da vista o da sole, e dato che non c'è giorno in cui non mi sento dire: "Ti ho vista l'altro pomeriggio, perché non mi hai salutato?" e l'unica domanda che mi viene spontanea a questo punto è: "Eri tanto lontano da me quando ci siamo visti ma non ho reagito?", dato che so di essere ormai innegabilmente miope, ho intenzione di provare con le lenti a contatto, che tra l'altro mi risulterebbero molto più comodi per esempio nello sport, a scuola, in piscina, senza la paura di dover dimenticarli in giro da qualche parte.

Bene, detto questo, ecco alcune caratteristiche delle lenti.

  • Storia: la loro invenzione essere fatta risalire a Leonardo da Vinci, che nel 1508 verificò che immergendo l'occhio in una sfera contenente acqua, esisteva un continuo ottico fra la superficie interna della sfera di vetro, e quella esterna della cornea. (In realtà l'ho notato anch'io, che quando ho gli occhi bagnati d'acqua o lacrime, ci sono sprazzi di tempo, questione di due secondi consecutivi al massimo, in cui vedo perfettamente bene da lontano, come se quella stessa acqua mi correggesse la distorsione visiva provocata dalla miopia). Successivamente, altri scienziati, tra cui Cartesio, Dallos e Fleinbloom, Bier, Lim e Wichterle perfezionarono la sua idea, e la concretizzarono prima con lenti rigide, poi con quelle morbide a idrogel.
  • Tipologie: Lenti Morbide. Le lenti a contatto morbide sono anche chiamate "idrofile" perché composte in gran parte da acqua e sono quelle che si adattano meglio alle caratteristiche naturali dell'occhio. Possono, infatti, garantire la corretta ossigenazione e la giusta idratazione. Sono le più confortevoli per l'occhio, ma possono essere causa di fenomeni di intolleranza a causa della loro superficie che assorbe (come fosse una spugna) le sostanze estranee che vi si depositano più facilmente rispetto ad altri tipi di lenti. Per questo motivo, è fondamentale un'adeguata manutenzione e il loro ricambio frequente. Per questo, si possono trovare lenti a contatto morbide "usa e getta" di tipo giornaliero, settimanale, quindicinale e mensile. Sono adatte a tutti e il raggio di curvatura di questo tipo di lente è adattabile alla maggior parte delle cornee. Lenti Semirigide. Le lenti a contatto semirigide o "gas permeabili" sono leggermente più flessibili rispetto a quelle rigide, ne rappresentano l'evoluzione e in pratica le hanno sostituite. La loro struttura è molto simile a quella delle rigide, ma permette una migliore diffusione dell'ossigeno nella cornea. Sono, comunque, meno tollerate rispetto a quelle morbide, e devono essere usate inizialmente gradualmente perché l'occhio si abitui. Dal punto di vista igienico, invece, sono migliori delle morbide, perché non assorbono le sostanze estranee che si depositano sopra di esse.

    Lenti Rigide. Sono costituite da un materiale non flessibile, rigido, e per questa loro struttura, l'ossigeno non raggiunge la cornea e l'unico scambio con l'esterno è possibile solo per mezzo dei continui movimenti che la lente effettua sulla superficie corneale (essendo rigida, non si adatta perfettamente alla cornea). In genere questo tipo di lenti ha una tolleranza iniziale molto bassa e, quindi, il periodo di adattamento è molto lungo.

    Si deve quindi, come per le semirigide, preparare l'occhio gradualmente al loro utilizzo. La loro struttura permette una pulizia più sicura (vi si depositano molto meno le sostanze estranee).

    Ormai questo tipo di lenti sono praticamente in disuso, essendo al loro posto preferite le semirigide o gas permeabili, che ne costituiscono l'evoluzione.

    Esistono anche lenti a contatto "cosmetiche". Esse rientrano nella categoria delle lenti morbide e sono state immesse sul mercato di recente non solo per la correzione dei difetti visivi, ma per cambiare il colore dei propri occhi.

    Le lenti cosmetiche possono essere di aiuto nel trattamento di alcuni disturbi, come quello accusato dalle persone "albine", la cui iride non ha pigmento e non è in grado di proteggere dalla luce.

  • Le possibili complicanze
    Se la manutenzione quotidiana non viene eseguita correttamente, si rischia di andare incontro a una serie di disturbi: ad ogni segnale di irritazione o rossore dell'occhio si deve

  • subito sospendere l'uso delle lenti a contatto e rivolgersi ad uno specialista per individuare e curare la causa che l'ha provocato.
    Le principali complicanze:
    - IPOSSIA: se si utilizzano le lenti a contatto anche di notte (cosa da evitare assolutamente), queste alterano il naturale equilibrio della cornea, provocando una carenza di ossigeno (ipossia). In sostanza, si genera una specie di barriera che limita lo scambio di ossigeno tra la cornea e l'esterno, con conseguente diminuzione della sensibilità dell'occhio.
    - INFEZIONI: I depositi di sostanze estranee sulla lente a contatto favoriscono la formazione di germi e funghi. Anche il calcio (un normale componente delle lacrime) può depositarsi sulle lenti e cristallizzare se le lacrime diventano più acide in seguito a ipossia.
    - CONGIUNTIVITE: Bruciore, prurito, secrezioni abbondanti, intolleranza, sensibilità alla luce: tutte manifestazioni di un'irritazione causata spesso da una scorretta manutenzione delle lenti.

Fonti: Wikipedia e questo.