giovedì 15 novembre 2007

Link, che rozzo andamento


C'è un andamento strano che ho notato quando si parla di scambio di link.

Tutti, in un momento di blogging frenetico, capiscono, prima o poi, l'utilità di quest'abitudine ormai difusissima tra blogger per il pagerank.
Ormai lo scrivono dappertutto.
"Serve linkarsi a vicenda! Per aumentare le visite ai nostri blog e per far crescere il nostro pagerank, e quindi prestigio e posizione nei motori di ricerca del nostro blog!"
(Addirittura io avevo trovato un sito per misurare in termini di denaro il valore del mio blog).
E quindi, si risponde con entusiasmo alla proposta, link qua e link là...

MA...
MA tutti, in un momento di blogging frenetico, capiscono, prima o poi, che l'illusione che da quel sito potessero arrivare tanti visitatori nuovi diventa irrealtà.
Infatti, dai blog che linkiamo riceviamo relativamente poche visite rispetto alle visite dirette o quelle via motore di ricerca. E se riceviamo tante tante visite da un blog, è perché il blogger-proprietario è particolarmente fedele al nostro blog.

MA io sono partita col parlare di blog che non si conoscono. Esistono blogger che in qualunque blog capitino, aggiungono il loro commento standard, fisso per tutti: "Vieni a visitare il mio blog! Scambiamoci i link! Se ti va, ovviamente (perché una nota di gentilezza ci deve essere sempre...). Ciao! Fammi sapere (e magari ci mettono anche questo ;))"
Nel primo periodo di solito si linkano tutti quelli che ti propongono. E, se proprio proprio, si va anche alla ricerca di blog da linkare.

Dopo aver riempito la propria colonnina del blogroll di un proficuo numero di link, si tende a stabilizzarsi e moderare la frenesia e la linkomania. Perché?
Beh, primo perché si capisce che dopotutto non si ricevono così tante visite da questi nuovi link sulla nostra sidebar, soprattutto se hanno, a loro volta, un elevatissimo numero di link (per cui il nostro non è che una goccia nell'immensità del blogroll).
Secondo, uno può diventare geloso e tenere i link più stretti e interessanti per lui.
Terzo, si arriva, chi prima, chi dopo, a capire che il blog linkato non ha nulla a che fare con la tipologia del nostro blog, che non ci sono punti di contatto, e quindi, motivi di scambio di commenti da aprte dell'uno o dell'altro.
Quarto, appunto, non si ricevono commenti.
Quinto, meno importante, la sidebar diventa troppo lunga, e soprattutto per quelli che hanno una colonna, e non due (muahahaha) diventa troppo sbilanciato.

Le risposte, a questo punto, da: "Accetto volentieri lo scambio di link (e magari il solito ;))! a presto!!!" diventano: "Scusa, ma hai visto che i nostri blog non hanno niente a che fare l'uno con l'altro?"; oppure: "Smettetela con queste formule fisse di scambio-link... non è che magari quello che hai scritto nel mio commento l'hai sparso tra i commenti di altri 20 blog???" (beh, ovvio...)
E' come se ci sentissimo "uno dei tanti" che capitano magari cliccando su "blog successivo", e questo fa venire rabbia e senso di perdita di quell'individualità che ci caratterizza come blogger; in fondo, per quanto rigorosi e oggettivi potremmo apparire, è quella nostra individualità a voler essere linkata, non i nostri visitatori assidui che potrebbero trasferirsi su un nostro link ricambiato.

Questo è quello che ho notato... MAAAAA non ho parlato di me!
Quella è un'altra storia.

3 commenti:

Kikko ha detto...

Hai detto bene, "che rozzo andamento". Ma ci sono anche delle "attenuanti" (generiche) per questo: viviamo in una società dell'apparenza, che inculca l'idea di essere nel momento in cui sei famoso, seguito, letto, ammirato. E magari una scorciatoia è vivere in un reality, sbalzandosi così da un'esistenza normale a una notorietà mediatica. Succede anche per chi blogga - a più o meno tutti, se ci leggiamo il cuore con onestà - si scrive per essere letti e quindi, dopo un po' si DESIDERA FORTEMENTE avere lettori. E ci si industria, si scopre il Pagerank ecc. ecc. Capita, a chi è umano, quindi debole. Tu, almeno, hai già scelto di restare fedele a una "ortodossia blog": metto i link alle cose che mi interessano, senza trucchi o secondi fini. Mi sembra una "politica editoriale" positiva, che condivido. Quanto ai blog linkati che non sono simili, beh, il link è un invito a leggere, se il lettore apprezza le diversità, ma poi non commenta, pazienza. Why not link, allora?
Detto tutto ciò, ti auguro un buon blogging, lungo e divertente. Ciao

Anonimo ha detto...

nn è cosi, vi sono persone che se hai un buon page rank ti pagano un casino di soldi x avere un link, non è il fatto del ritorno, ovvero che un link in un sito generi visite, è il fatto che ogni link in ogni sito comunica coi bot e tu sali nelle classifiche nei motori di ricerca, ovvero al posto di essere nella milionesima pagina quando uno fa una ricerca, stai ai primi posti, e allora si ke ricevi visite mirate xke quella persona ha fatto una ricerca con parole chiavi, parole presenti nel tuo sito/blog, sinceramente nn vedo nulla di male a non voler rimanere nell'oblio e farsi un po di pubblicita

Daniel ha detto...

C'è però il rischio che linkando a caso tutti quelli che ti chiedono alla fine uno perda credibilità con i propri lettori.
Se uno vuole farsi pubblicità, naturalmente può, ma ci sono modi più eleganti di una richiesta di link.

In ogni caso, io non chiedo mai di essere linkato indietro. Se trovo un bel blog.