Piccola stima.
Girovagando per il web, la mia mente è arrivata finalmente a poter catalogare quasi tutti i blog esistenti in diversi grandi categorie (e sottocategorie):
- Blog di ragazzi estremamente sensibili: in questo cassetto ci sono blog, soprattutto su piattaforma spaces.live.com, con tante immagini, post quasi tutti uguali per forma (il contenuto varia perché la posizione delle parole ogni volta cambia, ma i vocaboli utilizzati sono sempre gli stessi).
Si distinguono:
a) Blog emo. Nero. E poi nero. E poi nero. I ragazzi delle foto che appaiono nel blog hanno stranamente tutti capelli neri, occhi neri, vestiti neri. I post sono scritta con tanta amarezza che rimane il sapore in bocca.
b) Blog zuccherosi. Quelli sweety, proprio quelli. Ragazze che tappezzano ogni angolo dello sfondo, dei titoli e dei post (tutto, ecco) di lecca-lecca, fragoline rosse, rose, caramelle, ciliegie, bastoncini di zucchero... Per continuare la lista, è sufficiente (ma non necessario) recarsi a un qualsiasi negozio di dolciumi, e si avrà un'idea chiara di cosa intendo.
c) Blog depresso/amorosi. Questi contegono poesie inventate da non so che generatore di interventi, con tanto di immagini già annesse e preconfezionate. Il copia-incolla è l'unica vera difficoltà di montare un blog così. Le foto sono quelle di labbra che si sfiorano, ragazze che corrono, lacrime che scendono dagli occhi, ciglia che si chiudono davanti alle pupille, rose che colano sangue, spine che pungono cuori.
Una poesia tipica può essere:
Ho sentito una voce...
era la tua,
ne sono certa.
Ho sentito un cuore battere...
era il tuo,
ne sono certa.
Ho sentito una goccia cadere.
Stavolta era mia.
Dall'occhio mio.
Piangevo.
E ricordo momenti così
passati tra corse e carezze.
Mi manchi.
E poi tante stelline e brillantini di cornice. Ecco, questo lo scenario.
- Blog-manuali. Raccolgono o le esperienze pratiche o professionali dell'autore, che vuole condividere alcune sue conoscenze in un determinato campo con il mondo. Alcuni diventano importanti punti di riferimento, sul serio. Dopo tutto, mi sembrano un'invenzione positiva, davvero, sia che essi trattino di cucina, sia che trattino di pulizia dei denti.
- Blog-diario. Dettagliatissime cronache di quello che succede al protagonistabarraautorebarralettore. Personalmente, a meno che non conosca proprio bene questa persona (a volte non è sufficiente lo stesso), mi attirano gran poco.
- Blog-rigorosamente-monotematici. Politica. Stop. Economia. Stop. Cultura e società. Stop. Naaaaa! Troppo rigidi!
- Blog-per-i-quali-si-vede-lontano-un-miglio-che-gli-autori-scrivono-solo-per -aumentare-le-visite. Oh, contenti loro... Ogni tecnologia e invenzione ciascuno è libero di sfruttarla come vuole.
- Blog di prova. Eh sì, non volevo inserire questa categoria, ma sono davvero tanti. Iniziati in un pomeriggio per curiosità e abbandonati a loro stessi, dopo un paio di interventi al massimo, il loro autore si è dimenticato completamente della loro esistenza. E la percentuale che ne capiti uno così cliccando su "blog successivo" è sempre più alta.
Ma i miei preferiti sono quelli variegati, mix, provati in tutti gli aspetti possibili e immaginabili, soggettivi e raccontastorie, critici e sfacciati.
Dimentico qualcosa? Ditemi ditemi che altre classi avete trovato!
Breathe.
Girovagando per il web, la mia mente è arrivata finalmente a poter catalogare quasi tutti i blog esistenti in diversi grandi categorie (e sottocategorie):
- Blog di ragazzi estremamente sensibili: in questo cassetto ci sono blog, soprattutto su piattaforma spaces.live.com, con tante immagini, post quasi tutti uguali per forma (il contenuto varia perché la posizione delle parole ogni volta cambia, ma i vocaboli utilizzati sono sempre gli stessi).
Si distinguono:
a) Blog emo. Nero. E poi nero. E poi nero. I ragazzi delle foto che appaiono nel blog hanno stranamente tutti capelli neri, occhi neri, vestiti neri. I post sono scritta con tanta amarezza che rimane il sapore in bocca.
b) Blog zuccherosi. Quelli sweety, proprio quelli. Ragazze che tappezzano ogni angolo dello sfondo, dei titoli e dei post (tutto, ecco) di lecca-lecca, fragoline rosse, rose, caramelle, ciliegie, bastoncini di zucchero... Per continuare la lista, è sufficiente (ma non necessario) recarsi a un qualsiasi negozio di dolciumi, e si avrà un'idea chiara di cosa intendo.
c) Blog depresso/amorosi. Questi contegono poesie inventate da non so che generatore di interventi, con tanto di immagini già annesse e preconfezionate. Il copia-incolla è l'unica vera difficoltà di montare un blog così. Le foto sono quelle di labbra che si sfiorano, ragazze che corrono, lacrime che scendono dagli occhi, ciglia che si chiudono davanti alle pupille, rose che colano sangue, spine che pungono cuori.
Una poesia tipica può essere:
Ho sentito una voce...
era la tua,
ne sono certa.
Ho sentito un cuore battere...
era il tuo,
ne sono certa.
Ho sentito una goccia cadere.
Stavolta era mia.
Dall'occhio mio.
Piangevo.
E ricordo momenti così
passati tra corse e carezze.
Mi manchi.
E poi tante stelline e brillantini di cornice. Ecco, questo lo scenario.
- Blog-manuali. Raccolgono o le esperienze pratiche o professionali dell'autore, che vuole condividere alcune sue conoscenze in un determinato campo con il mondo. Alcuni diventano importanti punti di riferimento, sul serio. Dopo tutto, mi sembrano un'invenzione positiva, davvero, sia che essi trattino di cucina, sia che trattino di pulizia dei denti.
- Blog-diario. Dettagliatissime cronache di quello che succede al protagonistabarraautorebarralettore. Personalmente, a meno che non conosca proprio bene questa persona (a volte non è sufficiente lo stesso), mi attirano gran poco.
- Blog-rigorosamente-monotematici. Politica. Stop. Economia. Stop. Cultura e società. Stop. Naaaaa! Troppo rigidi!
- Blog-per-i-quali-si-vede-lontano-un-miglio-che-gli-autori-scrivono-solo-per -aumentare-le-visite. Oh, contenti loro... Ogni tecnologia e invenzione ciascuno è libero di sfruttarla come vuole.
- Blog di prova. Eh sì, non volevo inserire questa categoria, ma sono davvero tanti. Iniziati in un pomeriggio per curiosità e abbandonati a loro stessi, dopo un paio di interventi al massimo, il loro autore si è dimenticato completamente della loro esistenza. E la percentuale che ne capiti uno così cliccando su "blog successivo" è sempre più alta.
Ma i miei preferiti sono quelli variegati, mix, provati in tutti gli aspetti possibili e immaginabili, soggettivi e raccontastorie, critici e sfacciati.
Dimentico qualcosa? Ditemi ditemi che altre classi avete trovato!
Breathe.
3 commenti:
Io ci metto anche i blog bloggosamente bloggigoganti!
Mi piaceva scriverlo e dirlo. In effetti l'ho detto ad alta voce.
E I BLOG DEMENTI DOVE SONO?
No dico, LI TRASCURI?
Solo cagate, film idioti, canzoni deficienti...fan morire dal ridere, ma dopo una volta non li guardi più.
E poi i blog di confronto, che esistono per i commenti. Più commenti altro. Interessantissimi, ma ci perdi un sacco di tempo.
E poi i blog interconnessi in maniera fitta, che creano subreti della blogosphera e mostrano un mondo a parte....
Sto impazzendo?
Ci vediamo domani alle prove!!
Ti ho vista oggi che uscivi alle 12: INVIDIA...
scusa e il mio in che categoria sarebbe...manuale?
No; leggi l'inizio: quasi tutti i blog esistenti. QUASI. Era ironico, per dire che la maggior parte dei blog non rientra nei miei gusti.
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