martedì 30 ottobre 2007

Richiamo

Mi sto innamorando della voce.
Non credete che sia un mezzo di comunicazione fortissimo, di grande impatto? E chi la può fermare?
Chi osa arrestare una frase gridata o sussurata a un altro?
Chi crede di avere il diritto di poterlo fare?
Essa ha permesso di introdurre l'uomo nel cammino dell'evoluzione culturale, sociale e intellettuale, ha permesso di elaborare pensieri sempre più complessi, tanto che è diventata sinonimo di "opinione", "idea", "progetto". E' una bella invenzione, già.

Amo la voce, amo le vibrazioni che provoca, l'eco che ne deriva, l'insicurezza che ostende, la forza che la fa muovere. Perché esistono voci così soavi che sono più efficaci di qualsiasi berceuse, perché ne esistono altre che fanno trasparire una potenza enorme anche se le parole dette sono soltanto accennate, sottovoce, piano piano...
Ce ne sono alcune così basse che fanno vibrare anche la sedia sul quale è seduto chi la possiede: le onde si diffondono ovunque e ti toccano.
E poi il canto! La mescolanza e l'omogeneità delle voci, che si rincorrono, che giocano. Una apre la strada all'altra, una introduce l'altra, una evidenzia l'altra; le voci sì che sono cortesi.
C'è quella più modesta, che si nasconde, e quella più spiccata e viva che emerge e trascina tutti: si inizia così ad ondeggiare con la voce e con la melodia.
La disegno: un uovo, bello tondo, pieno, compatto.
Uno stecco, rigido e secco.
Un'onda, impetuosa e trasgressiva.
Una lama, tagliente e acuta.
Sabbia, sottile e poco omogenea.
Panna (montata), morbida e schiumosa, leggera e voluminosa...

Panta rei, tutto scorre. Ma ciò che conta è scovare il perché e la forza che mette in moto tutto. E' una piacevole scoperta, ma prima si osserva. Non sai cosa devi scoprire, tu continua ad osservare e basta.

Amo lo strumento chiamato voce.

3 commenti:

Tommaso ha detto...

meghi, mi odi(voce del verbo odiare)?

Anonimo ha detto...

si può scrivere una cosa sottovoce?

Chiara ha detto...

Le persone che si odiano urlano. Le persone che si amano possono anche tacere, al limite sussurrano, perché le loro menti e i loro cuori sono così vicini...

Devo urlare. E urla.
Lascia che la tua fenice si elevi, spicchi il volo trascinando cenere e sabbia! Accechi gli occhi perché non si possa far altro che ascoltare.

Cantando non ti senti mai sola.
Ci sono voci che sono simili e "suonano bene", altre che si completano, altre che vogliono solo esserci, senza pretese.

Chiunque abbia il coraggio di dire: io ci sono! chiunque canti per gli altri, deve essere consapevole che il respiro che riempie i suoi polmoni è Spirito. E quello che esprimono i suoi occhi...

Chi non sa godere del silenzio non può capire la musica, che come ama dire mia madre, non è altro che il vestito del silenzio stesso.