Oggi si va sul difficile, però!
Si tratta dei cosiddetti japràk (leggete la j come una normale i), delle foglie di uva con ripieno di erbe e riso. Potrei chiamarli in italiano degli "involtini di uva di vite con riso". Nella ricetta originaria greca si preferisce usare, al posto delle erbette, la carne di vitello macinata finemente. Questa è la versione più "light".
Ingredienti:
50 foglie di vite di ottima qualità (da non confondere con quelle di fico ad alta qualità)
2 cucchiai prezzemolo
2 mazzetti di aneto
1 menta
125 g di riso
150 ml di succo di limone
2 cipollotti tritati
1/2 kg erbette
1/2 spinaci
sale, pepe
olio
Preparazione:
Lavate le mani. Poi iniziate a lavare le foglie di vite delicatamente, senza romperle. Quando le scegliete per cucinare gli japrak, fatelo possibilmente prendendo delle foglie non troppo spesse e nemmeno troppo mature. Togliete i piccioli troppo duri. Rischiano di rimanere in bocca senza possibilità di essere ruminati. Mettete da parte queste foglie lavate.
Ora scaldate l'olio in una padella e fatevi appassire la cipolla per un minuto a fuoco medio. Aggiungete a turno gli spinaci, le erbette, l'aneto, il prezzemolo e la menta, tutti sminuzzati. Poi, il riso e sale. Saltate un po', e aggiungete 250 ml di acqua (un bicchiere d'acqua più o meno) e portate a bollore, poi abbassate la fiamma, coprite e lasciate sobbollire per 20 minuti. Lasciate quindi raffreddare.
Coprite il fondo di una pentola con delle foglie già lavate (quelle che avevate lasciato da parte circa 20 minuti fa).
Inizia il divertimento: riempire le foglie di questo ripieno. Bene, prendete una foglia, apritela per bene, la parte lucida verso il basso, e mettete una polpettina della farcitura vicino al picciolo. Piegate la foglia a libro, cioè piegando i bordi e iniziando a rotolare, stretto stretto, a partire dal picciolo. Adagiate delicatamente il vostro elaborato, che deve essere abbastanza compatto e non tutto strapazzato e buchettato, sul fondo della pentola, con la chiusura verso il basso.
Finito uno strato di japrak, bagnateli con del limone e dell'olio. Finita la pentola di japrak, coprite con due dita d'acqua. Chiudete con un piatto e un barattolo pesante per tenerle ferme mentre cuociono.
Fate bollire per mezz'oretta, ossia fino a quando il riso del ripieno è cotto non troppo.
Si servono a temperatura ambiente. Nel caso in cui non riuscite a mangiarle tutte per la durata di un pasto (colazione, pranzo, cena o merenda che sia), cosa che vi risulterà difficile data la bontà di questi involtini, non temete: si conservano in frigorifero, coperte e con il loro liquido di cottura (non scolate nulla!!!), fino a due settimane!
Buon appetito!
2 commenti:
buoniiiiiiiiiii
era da una vita che nn sentivo + quel nome.mi ero scordato del japrak. quando li prepari mandami 2 via email. hahahah
m'hai fato veni la fame..........
la prossima volta tocca a Tavë Kosi.
scherzo
ciao
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