Un'uscita a Milano, oggi.
In realtà (forse, spero di no, ma chissà ...) anche l'unica vera e propria uscita di quest'anno, vista la disponibilità dei professori e le proposte da poter prendere in considerazione...
Ci andavano praticamente tutte le seconde scientifico, e con noi è venuta anche una del sociale.
Nonostante la partenza anticipata, non siamo riusciti ad arrivare in tempo, dato il traffico in autostrada, per completare il programma previsto per la mattinata (dalle 10 alle 11 e mezza), cioè il laboratorio di crittografia presso l'università.
In pratica, ne abbiamo fatto solo metà. Dopo averci divisi in gruppi da 5 di media, ci hanno fatto lavorare attorno a tavolini, su un foglio di quesiti inerenti la crittografia di tipo "Caesaris", o cifrario di Cesare.
Partendo da una frase da codificare senza alcun punto di riferimento (ma che in realtà era abbastanza banale), abbiamo fatto tutto un percorso per scoprire, attraverso algoritmi e confronti, in che maniera questo metodo, da basilare, si potesse rendere più difficile e più "criptato", meno chiaro e intuibile possibile.
Forse un po' per la guida del nostro gruppo, che non era il massimo dell'entusiasmo e dell'abilità di coinvolgere, un po' per la ripetitività dei sistemi di codificazione e delle chiavi di lettura che usavamo, l'attività non mi è parsa molto interessante.
Dopodiché, usciti alle 11 e mezza dall'università, ci avviamo verso il Museo della Scienza e della Tecnica.
Abbiamo due ore e mezza di svago circa, per mangiare, discutere, ascoltare musica, andare in un bar, ecc...
Il Duomo, ahimé, era forse un po' troppo lontano dal posto dove avevamo lasciato appuntamento con il resto della classe; eppure, ci siamo arrivati lo stesso.
Dopo un stancante tour della città a piedi, per il ritorno ci siamo resi conto che forse ne valeva la pena di utilizzare la metropolitana. E così è stato... un po' a naso, un po' chiedendo, siamo riusciti ad arrivare in tempo per un soffio (e col fiatone) all'appuntamento per la visita del museo.
In realtà, di tutto il museo, a noi interessava soltanto il laboratio dove si sintetizzavano i vari colori, naturali o artificiali.
Dato che il nostro liceo manca di un vero e proprio laboratorio di chimica, quest'esperienza si è rivelata compensativa. Abbiamo operato con sali, idruri, idracidi, ossiacidi, idrossidi (sto studiando proprio ora la classificazione dei composti in chimica), acqua e aceto, (e anche uova...) per fare i vari colori.
Beh, qui il divertimento è stato assai maggiore rispetto al mattino.
Visti anche i vari casini che sono saltati fuori...
Un bell'8 a quest'uscita. Sarebbe molto di meno per altri motivi.
mercoledì 30 gennaio 2008
Milano in laboratori
Inserito da Meghi alle 21:50
Etichette: Bagatta, Gita, Matematica, Scuola
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3 commenti:
Senta, lei, che è rappresentante di classe e dunque nel comitato studentesco,
perché non propone una raccolta dei commenti sulle gite, uscite didattiche, viaggi d'istruzione, da pubblicare in una specie di blog (così poi si possono sentire anche i commenti di chi è meno propenso a strutturare uno scritto organico).
Penso che la Redazione del Gerolamo accoglierebbe la possibilità di fare un po' da amplificatore alle opinioni degli studenti.
Qui all'uni questo succede, non con le gite che non si fanno, ma con l'organizzazione dell'istituto.
Potrebbe essere un'occasione di crescita e maturazione per molti ragazzi.
Beh, dai, al liceo il laboratorio c'è!
Solo che viene aperto tre volte all'anno, di cui una per la scuola aperta, ma questo è un dettaglio trascurabile...
Daniel, bell'idea! Beh, da te non ci si può aspettare altrimenti... Una raccolta di commenti alle gite, che non sia sul forum, si potrebbe fare anche sul sito del liceo. Nel giornalino ogni tanto qualche viaggetto particolare viene anche raccontato, no?
@ Tommaso. Infatti alla domanda della nostra guida a Milano: avete il laboratorio di chimica?, mi sono detta che la presenza o meno è poco indicativa...
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