mercoledì 12 marzo 2008

Scrivere

Scrivere è un esercizio; quasi più utile che pensare. E' un esercizio-base, di quelli senza prerequisiti, se non sapere le lettere dell'alfabeto e disporre di un cervello formato uomo. Dal comporre poche frasi sconnesse si arriva, anche in poco tempo, a stendere intere filosofie di pensiero, interi mondi interiori. Più o meno concentrati, non è la lunghezza che importa, qui.

Ciò che importa è cosa sta dietro allo scrivere. Che cosa lo motiva? Un pensiero, necessariamente? Bisogna aver per forza qualcosa da dire a qualcuno? Anche a se stessi, alla carta che si sta usando, al computer che si sta utilizzando, all'amico... chicchessia... non importa.
Bisogna?
Non credo... Talvolta è necessario porre una parola dopo l'altra, trascinare la penna sulla carta, tracciare segni e lettere. Alla fine leggere il risultato. Cosa ho scritto? Perché? Che cosa dominava in me in quel momento? Da quale flusso mi sono lasciata trasportare?

Come un quadro impressionista. Butti già due schizzi, quello che ti pare di vedere in un istante spesso non lo noti nemmeno in anni di pensiero e osservazione.
Eppure... io scriverei a occhi chiusi, se potessi. Per non distrarmi.

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