venerdì 28 marzo 2008

Spring sprint


Nel tragitto scuola-casa, sono rimasta colpita dalla varietà di profumi di fiori, che si rinnovavano ogni ventina di metri: lo spazio di cambiare vista su un altro giardino, e il tempo di venire invasa dai corrispondenti profumi... Esalazioni primaverili, e "umidità da serra", non lasciavano quasi il tempo di respirare.
Un bombardamento anche visivo, oltre che olfattivo: mandorli, magnolie, crochi, viole, margheritine qua e là... Me ne sono accorta sol'oggi; a quanto pare i fiori hanno la capacità di aprirsi silenziosi, discreti, non vogliono richiamare l'attenzione su di sé se non a opera compiuta, ovvero quando sono tanti, quando ognuno non è che una piccolezza dell'intero. Solo così possono fare effetto.
Il fiore solitario è arrogante, anche se spesso irresistibilmente bello.

"Oggi è più primavera del solito", mi ha detto F. tornando da teatro... Come se anche la primavera avesse degli sbalzi, ogni tanto, di temperanza e di intensità, degli sprint e dei rallentamenti; come se avesse un suo pulsare; e il suo ritmo determina quello di tutti gli altri.

E' bello che non ci sia nulla di assoluto, nel mondo.

1 commenti:

Marco De Canal ha detto...

Bella la penultima osservazione: sono d'accordo riguardo alla primavera che determina il ritmo di vita delle persone...
O almeno, per me è così...