giovedì 2 agosto 2007

Anti-Moccia e anti-Danmarrone (ovvero Dan Brown)

La libreria on-line che offre il sito aNobii permette anche la creazione di gruppi di persone che condividono gli stessi interessi o le stesse opinioni, e permette di dare il via a discussioni al loro interno. In base alle librerie degli utenti, si invitano altri a partecipare ai gruppi e alle discussioni ecc.

Ieri sono riuscita a leggere per intero la discussione Anti-Moccia, che mi ha incuriosita parecchio... Sapete, l'autore di Tre metri sopra il cielo, Ho voglia di te, ecc. Oltre a interventi estremisti che proponevano vere e proprie manifestazioni di massa contro questo autore così amato dalla maggioranza degli adolescenti (spero fino agli under 15 al massimo), con tanto di maglie e gadgets ecc... mi ha colpito l'intervento di una professoressa che ha descritto come è riuscita a far cambiare idea in modo intelligente, a parer mio, ai suoi alunni che le avevano proposto di leggere Tre metri sopra il cielo in classe. Un vero esempio.
Accanto a questo, altri commenti di scherno vero e puro, e altri di umorismo (come la scritta su un muro: Io e te sei metri sopra il cielo, perché a tre metri c'è già troppa gente)...
Io penso che questo successo di Moccia, oltre a un'eccessiva pubblicità, sia dovuto, più che altro, al pubblico cui sono rivolte quelle storielline: ragazze pre-adolescenti o adolescenti inciecate a seguire le vicende di loro coetanei e a farne degli eroi. Anche in seguito al film con il bellissimo e superbravo Scamarcio... Io mi preoccuperei piuttosto di loro, non di Moccia, che altro non fa che approfittarne.
Certo, un conto è leggere Tre metri sopra il cielo, stop (anche sulla spiaggia, sotto l'ombrellone, tanto per passare un po' il tempo, se proprio proprio...).
Un altro è imitare le gesta d'amore di tali eroi (lucchetti sui ponti, scritte dappertutto).
Un altro è portare all'esasperazione l'adorazione di Scamarcio, quindi dei libri di Moccia.

L'altra discussione era quella anti-Dan Brown, chiamato Dan Marrone. Anche qui si proponeva di tutto, forse in maniera più pesante rispetto a Moccia. Non rendendosi conto che il successo di un libro deriva anche da un'amplissima critica riguardo al romanzo, sia che essa sia positiva, che negativa...anzi, peggio ancora negativa.
Far tacere un libro vuol dire innanzitutto far tacere la sua critica.

3 commenti:

Daniel ha detto...

Se si vuole spegnere un fenomeno (come ad esempio il successo di un libro) l'unica è non parlarne ovvero condannarlo alla damnatio memoriae. Si fa la stessa cosa quando due bambini litigano: "Tu ignoralo e vedrai che smette". Ma certe cose si capiscono solo a parole. Neanche i grandi riescono a seguire questa regola. Basti l'esempio dei politici italiani.

Meghi ha detto...

Mi fa sorridere che tu scriva: "Nemmeno i grandi riescono a seguire questa regola". E' un bel contrasto, quello fra giovani e grandi.

Anonimo ha detto...

Incredibile!!! Mia sorella m'ha detto di un blog americano che parla
di Moccia Vileda! Pare che Miley, l'attrice di Hanna Montana, ha
cantato una nuova canzone... al microfono di una radio ha svuotato la borsa e... sorpresa!... ha tirato fuori la ridicola agenda del Mostro... Lamocciosa!!! Che là nessuno sa chi è: beati loro! Avevo sentito che Moccia Vileda era andato a New York, ora so il perché! Please, chi trova dettagli... Hanna, tornatene in Montana!