martedì 21 agosto 2007

Nord Europa - 1a puntata

Pensavo di raccontare qualcosa sul viaggio di quest'estate, di una settimana fa circa. Un tour (un po' alla svelta, tanto per farmi un'idea su che Stato scegliere per il mio futuro trasferimento dall'Italia dopo l'Università... scherzo, ovviamente) che comprendeva tutti gli Stati dell'Europa centro-settentrionale, vale a dire (in ordine) Lussemburgo, Belgio, Olanda, Danimarca, Svezia, poi giù per la Germania fino ad arrivare nuovamente in Italia.

Ecco perché parlavo di viaggio "concentrato" in questo post...


Senza stare ad elencare tutti i Paesi e le capitali visitate con rispettive piazze e Duomi, credo sia doveroso dedicare due o tre parole al progresso di queste Nazioni in molti settori (i più importanti e quelli più promettenti per il futuro, visto l'andazzo di quello che sta accadendo nel mondo in questi ultimi anni parlando di economia e risorse ambientali), rispetto all'Italia.

Innanzitutto, avendo percorso tutto l'itinerario in auto, ho avuto l'occasione di ammirare splendidi paesaggi di campagna e collina, e anche un po' di foresta, soprattutto in Germania. Tantissime tonalità di colori stupendi, naturali, che rivestivano i campi; dall'ocra al bruno, al marrone scuro, al giallo intenso. Il più bello era il biondo del grano. Poi, quel profumo di pini, quelll'aria umidiccia che impastava la terra all'ombra sotto gli alberi... (in pratica, fango); quelle distese di verde, con tante mucche al pascolo... ogni tanto mi venivano in mente le immagini degli allevamenti qui nella Pianura Padana: stalle con tre mucche adulte in 9 mq di cella, e poi tutti quei macchinari, quei mangimi! Non c'è confronto, è inutile dirlo.
Io, personalmente, non credevo ci fossero tanti spazi aperti e altrettanti lasciati per il pascolo nell'Europa centrale.
Non c'era un'industria che non si trovasse nell'imminente periferia di una grande città.







Poi, un sacco di centrali eoliche. Leggo che la Germania è la seconda produttrice mondiale di energia eolica, dopo gli Stati Uniti. Le turbine eoliche non sono nemmeno sgradevoli alla vista, e mi danno un'idea di pulito e di risparmio (forse perché sono bianchi e non emettono fumi o quant'altro); si inseriscono bene nel paesaggio incontaminato dall'uomo. Ho notato anche che molti di questi generatori sono stati colorati alla base di verde, con sfumature sempre più verso il bianco man mano che ci si allontanava dal suolo.



Qui un post interessante sull'energia eolica in Italia (from Daniel).

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